Gelso
Famiglia:
Moracee
Nome scientifico:
Morus nigra L., Morus alba L.
Descrizione:
Albero alto dai 10 ai 15 m, ha chioma densa e sferica. Il tronco è eretto e largamente ramificato, con corteccia ruvida e bruna, a piccole scaglie e reticolata. Fogliame deciduo. Foglie semplici, cuoriformi anche ovali-lanceolate sui rami laterali per il nigra e intere irregolarmente lobate per l’alba. Diversa anche la pagina inferiore, che nel nigra è pelosetta e nell'alba glabra. Fiori ermafroditi e unisessuali. Questi ultimi sono prevalenti. Quelli maschili sono brevemente picciolati e disposti in amenti cilindrici di 2-4 cm; quelli femminili in amenti ovali di 1 cm. Fiorisce in aprile. I frutti sono infruttescenze carnose (more) porporine e acidule se immature nel nigra, biancastre o rosate e dolci anche se immature nell'alba.
Distribuzione:
Originario delle regioni sudoccidentali dell’Asia si è diffuso in tutta Europa per il legno e l'allevamento del baco da seta, vive dalle pianure a 800 m di altitudine.
Ecologia:
Il gelso nero è pianta frugale e rustica, resiste discretamente al freddo, mentre il bianco esige terreni freschi, profondi, ben drenati e esposizioni soleggiate.
Entrambe le specie si sono diffuse molto perché le loro foglie venivano utilizzate per allevare bachi da seta. I frutti dolci e succosi, vengono utilizzati per marmellate e sciroppi. Il legno, bruno giallastro, è inalterabile anche nell'acqua.