Ginepro feniceo
Famiglia:
Cupressacee
Nome scientifico:
Juniperus phoenicea L.
Descrizione:
Arbusto di 1-4 m; raramente albero di 3-8 m. La corteccia desquama in nastri arrotolati, che lasciano vedere lo strato sottostante rossastro. Rami estremi completamente ricoperti dalle foglie squamiformi (1 mm), densamente embricate e disposte in 6 file. Bacche rossastre, ovali, di 10-13 mm, pendule.
Distribuzione:
Vive spontaneo nel bacino del Mediterraneo, lungo i litorali fino ai 600 m; nelle zone favorevolmente esposte può raggiungere i 1300 m.
Ecologia:
E' uno degli elementi costitutivi della macchia e delle formazioni arbustive su rupi calcaree, dove i suoi ciuffi verdi sfidano il sole più forte e l'aridità quasi assoluta. In Italia è presente nei boschi litoranei come sottobosco e si spinge fin sulle spiagge.
Il legno, di colore rosato, ha caratteristiche simili a quello del ginepro comune e viene utilizzato per lavori di intarsio. A causa della grande compattezza del suo legno, molti popoli che abitavano il bacino del Mediterraneo hanno usato i suoi tronchi per farne architravi per le costruzioni in pietra. Tutta la pianta è ricca di resina, denominata "sandracca". Come tutti i ginepri con foglie squamiformi, è estremamente velenoso: le sue essenze contengono una sostanza fortemente tossica per l'apparato digestivo e urinario.
Oggi è coltivato a scopo ornamentale e per il rimboschimento delle aree costiere percorse dal fuoco.