Sughera
Famiglia:
Fagacee
Nome scientifico:
Quercus suber L.
Descrizione:
Pianta dall'aspetto tormentato, la sughera è alta 10 m. La chioma globosa poggia su rami tortuosi e un tronco sinuoso, diviso e biforcato. La corteccia è sugherosa, giallo bruna a solchi profondi, rossa sotto il sughero. Fogliame sempreverde. Le foglie sono semplici, ovali, acute di 3-7 cm, coriacee, a margine spesso revoluto, con denti mucronati. La pagina inferiore è grigia tomentosa. Fiorisce in maggio con infiorescenze unisessuali, quelle maschili in amenti penduli di 5-8 cm con fiori distanziati a stami gialli; quelle femminili a 2-6 fiori sessili e ascellari. I frutti sono ghiande ovali di 1,5-3 cm con cupula avvolgente con squame grigio tomentose.
Distribuzione:
Vive spontanea in un'area ristretta alle regioni centroccidentali del Mediterraneo, dove viene anche coltivata.
Ecologia:
La sughera è una specie longeva che raggiunge i tre secoli di vita, durata che diminuisce se la pianta è sfruttata per il sughero. Partecipa alla formazione della macchia mediterranea. Vegeta su substrati acidi e con buona disponibilità idrica.
Questa specie viene sfruttata per la produzione del sughero sia in ambienti selvatici che negli impianti artificiali; tale pratica condotta spesso in modo irrazionale, unita al pascolo intenso e agli incendi, ha compromesso equilibrio e vitalità delle sugherete in molte zone del suo areale. Lo sfruttamento delle piante inizia intorno ai 25-30 anni su individui che abbiano raggiunto almeno 50 cm di diametro e continua con turni di 10 anni fino ai 150 anni di età. Il sughero ha moltissimi impieghi non solo per la fabbricazione di tappi, ma anche per pannelli e rivestimenti per il suo alto potere coibentante.