Corbezzolo
Famiglia:
Ericacee
Nome scientifico:
Arbutus unedo L.
Descrizione:
Arbusto o piccolo albero di 1-8 m di altezza, che raramente può giungere ai 12 m; ha corteccia bruno-rossastra, finemente fessurata, che si stacca in scaglie sottili. Foglie alterne, persistenti, di colore verde scuro e lucente superiormente, coriacee, appuntite, dentellate sul bordo, ellittiche di 5-12 cm. I fiori, in grappoli di 15-30, sono posti nelle zone terminali dei rami ed hanno corolla campanulata di colore bianco-crema. I frutti, irti di piccoli tubercoli che li rendono rugosi, sono purpurei ed hanno diametro di 1-2 cm.
Distribuzione:
Il corbezzolo è un albero comune in tutta la regione mediterranea; nel nostro Paese lo si trova lungo tutte le zone litoranee della penisola e su tutte le isole fino a 800 m di altezza.
Ecologia:
Trova le sue condizioni di crescita ideale sui terreni silicei, raramente su quelli calcarei; può coprire grandi estensioni nelle quercete a leccio e sughera soprattutto nei loro stadi di degradazione, favorita per la sua grande resistenza agli incendi. L'abbondanza del corbezzolo nel paesaggio vegetale può rappresentare dunque solo una tappa verso la foresta o uno stadio verso la degradazione della copertura boschiva. La specie è impiegata frequentemente, oltre che come pianta ornamentale, nella sistemazione di scarpate mobili.
Il frutto serve alla preparazione di marmellate e liquori, e viene anche consumato fresco, ma è di sapore non a tutti gradito da cui il nome Unedo (unum tantum edo) = ne mangio uno solo.
Il legno del corbezzolo era apprezzato come combustibile e per produrre carbone di buona qualità.