Rondone
Famiglia:
Apodidi
Nome scientifico:
Apus apus
La primavera dell’87 iniziò con delle tempeste di vento che tirarono giù moltissimi migratori. In molti girammo per campagne e litorali per raccoglierli e aiutarli. Nell’entroterra fra Livorno e Pisa ci capitò di trovare, fra gli altri, un rondone inanellato tre giorni prima a Città del Capo! Restituirlo al volo è stata una delle esperienze vissute più belle. I rondoni sono i veri signori dell’aria. Sono sempre in volo. In volo mangiano, in volo dormono, in volo si accoppiano. Si fermano solo per accudire i piccoli.
Identificazione:
Lungo circa 16 cm, ha piumaggio nero fumo con il mento biancastro (raramente distinguibile). La sagoma a falce con la coda corta e forcuta è caratteristica di questa specie, che difficilmente si ha il tempo di osservare con calma. Socievole, il suo rapido e instancabile volo è interrotto solo da un battito d’ali rapido e poco frequente.
Come si riproducono:
Solitamente nidificano sotto le tegole e le grondaie, entrando ed uscendo velocemente. Le coppie durano tutta la vita e sia i maschi che le femmine covano per 20 giorni.
Dove cercarli:
Cosa sarebbero i tramonti estivi in città senza le loro strida? Per osservarli dovreste mettervi in vicinanza di un tetto in cui nidificano e imparare ad azionare velocemente il binocolo!
Quando cercarli:
In primavera ed estate. In genere arrivano e partono prima delle rondini. L’alba e il tramonto sono i momenti in cui volano più bassi.
Cosa mangiano:
Plancton aereo: piccoli insetti e ragnetti cercati anche a grandi altezze (anche a 4.000 m!).
Come aiutarli:
Le nostre città hanno sempre meno tegole; costruire nidi artificiali adatti a loro o inserire nelle nostre costruzioni dei mattoni appositamente costruiti, ci darà la possibilità di continuare ad avere la città rallegrata dalla loro presenza.