Storno
Famiglia:
Sturnidi
Nome scientifico:
Sturnus vulgaris
Se le rondini ci annunciano l’arrivo della primavera, le fantastiche evoluzioni degli stuoli di storni ci avvertono che l’autunno è ormai prossimo.
Identificazione:
Lo storno è lungo circa 20-23 cm e pesa circa 70-90 g. Nerastro con riflessi bronzei, verdi e porpora, ha piumaggio fittamente macchiettato di biancastro. Il becco lungo e affilato, è giallognolo in estate e bruno d’inverno; le zampe sono rossastre. Una macchia alla base del becco è azzurra nei maschi e rossastra nelle femmine. Ha coda corta e ali appuntite che gli consentono un volo rapido e diritto con planate.
Come si riproducono:
Gli storni effettuano fino a tre covate l'anno. Costruiscono il nido in cavità di muri o alberi o in tetti, grondaie, cornicioni. La femmina depone 4-9 uova azzurre che cova insieme al partner per un paio di settimane. Nelle popolazioni di storni è possibile osservare il fenomeno del parassitismo di covata intraspecifico: le femmine possono deporre le uova nei nidi di altre coppie della stessa specie.
Dove cercarli:
Soprattutto in città, ci rendiamo subito conto della loro presenza: il baccano che caratterizza il loro soggiorno sugli alberi ci evita la fatica di cercarli.
Quando cercarli:
In autunno e in inverno in città. Possono essere presenti nelle campagne anche il resto dell’anno.
Cosa mangiano:
Si nutrono di insetti, che cercano razzolando nel terreno, frutta, bacche e talvolta di piccoli vertebrati.
Come aiutarli:
Molto temuti in campagna per le coltivazioni (possono distruggere interi raccolti) e in città per le loro escrezioni (possono rovinare monumenti e favorire la diffusione di alcune malattie) questi uccelli sempre più diffusi nel nostro Paese non hanno decisamente bisogno del nostro aiuto.