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Barbagianni

Famiglia: Titonidi

Nome scientifico: Tyto alba

E’ facile far nidificare un barbagianni nella propria soffitta: basta lasciare aperta una finestrina e rinunciare ad utilizzarla per tre o quattro mesi. Si può anche preparare un nido artificiale utilizzando una cassetta chiusa con un’apertura davanti.

Identificazione:

Animale diffuso, lungo da 33 a 39 cm, ha zampe lunghe. Parti inferiori bianche senza strie e superiori fulvo dorate. La faccia bianca ha forma di cuore; non ha ciuffetti auricolari. Il volo “da fantasma” è silenziosissimo e permette loro di cacciare con grande efficacia.

Come si riproducono:

Molto legati alle abitazioni umane, nidificano nelle costruzioni rurali, nelle rovine. Cova solo la femmina.

Dove cercarli:

In campagne con case abbandonate o nei centri storici ove siano presenti rovine. La loro presenza viene spesso denunciata anche dalla voce: uno stridio soffocato da un forte soffio.

Quando cercarli:

Al crepuscolo o di notte.

Cosa mangiano:

Soprattutto piccoli roditori, ma possono mangiare anche ratti e talpe, occasionalmente rane e insetti.

Come aiutarli:

Spesso i contadini, per il controllo dei roditori, incoraggiavano le nidificazioni dei barbagianni montando accanto al fienile una scatola di legno o un grosso tamburo. Un barbagianni adulto, infatti, mangia approssimativamente 3 topi al giorno.
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