Ali in città
Ali in città
 

Civetta

Famiglia: Strigidi

Nome scientifico: Athene noctua

La tradizione popolare italiana considera la civetta come un animale che porta sfortuna e il suo canto di cattivo augurio. Nell'antica Grecia, invece, la civetta era sacra ad Atena, dea della sapienza, ed è dalla dea che hanno preso il nome la città di Atene e questa simpatica specie.

Identificazione:

Lunga 21-23 cm, può pesare da 100 a poco più di 200 grammi. Riconoscibile per le piccole dimensioni e per la testa appiattita, senza i tipici ciuffi auricolari dei gufi. Occhi gialli. Le parti superiori sono bruno scuro, finemente barrate e macchiettate di bianco, quelle inferiori biancastre a strie brune. I sessi sono simili; la femmina ha dimensioni leggermente maggiori. Ha un volo basso e rapido, fortemente ondulato e può fare anche lo “spirito santo”. Nell’ampio repertorio vocale la frase più frequente e famosa è “tutto-mio-tutto-mio”.

Come si riproducono:

Frequentano le campagne aperte; in città possono posarsi sui fili della luce, sui pali, anche sulle balaustre o sui ferri dei balconi.

Dove cercarli:

Le civette nidificano in cavità piuttosto profonde di alberi o costruzioni. Possono utilizzare anche nidi artificiali. I pulli escono dal nido prima di saper volare ed hanno un lento periodo di “svezzamento”.

Quando cercarli:

Si vedono spesso di giorno sui pali del telefono o sulle staccionate; spesso si dondolano o si “inchinano” quando sono sospettose. E’ facile vederle attive già nel pomeriggio, ma nelle notti di luna si individuano bene a causa del loro volo basso e ondulato.

Cosa mangiano:

Piccoli roditori, insetti, uccelli giovani.

Come aiutarli:

Innanzitutto frenando se vediamo una civetta appoggiata sulla strada. I fari la abbagliano e non è in grado di volare via. Bisogna parcheggiare, spegnere i fari e aspettare che voli via senza spaventarla. Se in città c’è un parco o abbiamo abbastanza spazio in giardino, possiamo tentare di sistemare una cassetta nido; quelle per civette sono un po’ particolari, perché hanno bisogno di posatoi per lo svezzamento dei pulli fuori del nido.
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