Gabbiano comune
Famiglia:
Laridi
Nome scientifico:
Larus ridibundus
Durante la stagione invernale, le città bagnate da fiumi sono ormai abituate ad ospitare grossi contingenti di gabbiani comuni. Arrivano tutti insieme sul far dell’autunno e poi, quando ormai si è fatta l’abitudine al loro schiamazzante baccano, un mattino il silenzio del lungofiume annuncia che la primavera li ha avvertiti che era tempo di trasferirsi a nord, nei quartieri di nidificazione.
Identificazione:
Il comune si distingue dagli altri Gabbiani per le piccole dimensioni (è alto 36 cm e pesa 225-350 g) e la nera punta delle ali; alla fine dell’inverno “indossa” un cappuccio bruno-cioccolato. Ha zampe carminio e becco sottile.
Come si riproducono:
Nidificano in colonie in cui l’aggressività di questi animali si esprime non solo fra le coppie che si accingono a nidificare, ma soprattutto nei confronti degli intrusi, che si vedono attaccare da tutta la colonia fino a quando non abbiano desistito dai loro intenti. Le colonie hanno una struttura gerarchica, tanto che i nidi degli uccelli più anziani si trovano al centro. I pulli vengono accuditi da entrambi i genitori e, non essendo in grado di alimentarsi da soli, restano nei paraggi fino all’involo, che avviene dopo circa 5-6 settimane. Raggiungeranno la maturità sessuale solo dopo due o tre anni.
Dove cercarli:
Originariamente svernavano nelle zone di acque dolci costiere, ma l’esagerato aumento numerico li ha spinti a molti chilometri dal mare, anche se mai lontano dall’acqua.
Quando cercarli:
In città sono presenti solo come svernanti.
Cosa mangiano:
La progressiva invasione dell’entroterra che da qualche anno questa specie attua è dovuta alla grande adattabilità alimentare, che porta questi gabbiani che spesso vediamo contendersi i lombrichi volando dietro i trattori, a nutrirsi anche nelle discariche.
Come aiutarli:
Sono fra gli uccelli che non hanno bisogno di aiuto, ma se vogliamo divertirci a fotografarli da vicino, basta lanciare loro un po’ di pane per godere delle loro evoluzioni.