Il Sole in Ofiuco dal 18 dicembre passa in Sagittario . La costellazione invernale più bella e più facilmente riconoscibile in inverno è Orione che in questo periodo si può ammirare in cielo in tutto il suo splendore. Collocata appena sotto l’eclittica, è costituita da un quadrilatero di stelle, le spalle e i piedi di Orione, con altre tre al centro, che rappresentano al cinta e in verticale sotto la spada. Se si guarda verso la spada con un buon binocolo o cannocchiale si vede una macchiolina grigia, è la nebulosa di Orione (M42), una fucina dove stanno nascendo nuove stelle.
Orione rappresenta il bellissimo gigante cacciatore amato sia da Artemide, la luna, che da Eos, l’aurora. Le due dee, quando scoprirono di non avere ognuna l’esclusiva del cuore del bel giovane, chiesero a Giove di punirlo, e infatti Orione diventò cieco; pur con questo problema continuava a cacciare tutti gli animali che incontrava. Le dee pentite implorarono Giove di ridargli la vista e così fu. Ma Orione una volta tornato a vedere si diede da fare per cacciare più di prima. Allora Gea, la dea madre della terra, non sopportando di vedere morire tutte le sue creature, intervenne per punirlo e lo fece morire per il morso di uno Scorpione.
Orione e lo Scorpione furono collocati in cielo come costellazioni ma da parti opposte, di modo che quando l’uno sorge l’altro tramonta e non si incontrano mai. Infatti Orione sorge a Est in queste notti dopo che lo Scorpione tramonta a Ovest, e quando tramonta ad ovest, ad est ricompare lo Scorpione. Per tutta la stagione fredda, splendono nel cielo le quattro belle d’inverno: Aldebaran, l’occhio del Toro in alto a destra, sopra Orione; la rossa Betelgeuse e la bianca Rigel di Orione, la bianca Sirio, sotto Orione, che è la più luminosa del cielo.