Il Sole, dal Leone il 16 settembre passa nella Vergine dove rimane per tutto ottobre. Il 22, data dell'equinozio di autunno, termina il semestre estivo del nostro emisfero e inizia quello invernale, con il Sole via via più basso sull'orizzonte e le giornate che hanno sempre meno ore di luce e più di buio.
Il caldo di questo inizio mese non ci fa pensare all'inverno, ma le stagioni astronomiche seguono il loro corso e di notte troviamo nel cielo le costellazioni di questo periodo.
Giove continua a brillare nel cielo, come prima stella della sera, che però non va confusa con Venere che quando si accende dopo il tramonto, si trova molto vicina al Sole; Giove invece è lontano e in prima serata si trova verso sud, sopra il Capricorno, una costellazione con stelle poco luminose a forma di barca. Il Capricorno nella mitologia rappresenta Pan che per sfuggire al mostro Tifone cercò di trasformarsi in pesce per buttarsi nel fiume; il travestimento non riuscì bene e in cielo si trova questo strano animale, una capra con la coda di pesce.
Sopra Giove, verso lo zenit si trova ancora il Triangolo estivo, con Vega, Deneb e Altair. Tra Giove e Deneb, se il cielo è limpido si può osservare una piccola costellazione a forma di aquilone, il Delfino, le cui stelle più luminose alfa e beta portano strani nomi, Sualocin e Rotanev: non sono nomi di derivazione araba o greca, ma il nome e cognome (Nicolaus Venator) latinizzati e letti al contrario dell'assistente dell'astronomo Piazzi (direttore dell'Osservatorio astronomico di Catania) che li attribuì a dette stelle all'inizio dell'800.
Verso est un'altra costellazione poco luminosa, l'Acquario, il portatore d'acqua della mitologia. Da questa zona di cielo vengono le meteore, dette Acquaridi, di fine luglio.