Il cielo di aprile è particolarmente affascinante. Le giornate si stanno allungando e il Sole sta sopra l’orizzonte sempre più a lungo, spostandosi dai Pesci in Ariete il 18 del mese.
Nel cielo della sera, dopo il tramonto, si può osservare Venere con Mercurio in Ariete, Marte ancora nel Cancro e Saturno nella Vergine. Giove in Acquario è visibile prima dell’alba.
A est del Toro troviamo la costellazione dei Gemelli, che nella mitologia erano i due figli gemelli di Leda, sposa di Tindaro, re di Sparta. La donna si unì durante la stessa notte sia con il marito che con Zeus, che per conquistarla si era trasformato in un cigno. Da quella notte di passione nacquero Castore, figlio del marito, mortale, e Polluce, figlio di Zeus, immortale.
I due gemelli, inseparabili, parteciparono a molte imprese, tra cui la spedizione degli Argonauti, durante la quale con grande coraggio salvarono l’equipaggio della nave durante una terribile tempesta nei pressi delle foci del Rodano e da allora divennero protettori dei marinai.
Quando Castore fu ucciso Polluce che non voleva separarsi dal fratello pregò Giove di renderlo immortale o di far morire lui. In risposta alla sue preghiere Zeus li ricongiunse, autorizzandoli a stare insieme per sempre in cielo.
Nella costellazione, le teste dei Gemelli sono rappresentate dalle stelle Castore, alfa, un sistema multiplo di tre stelle doppie, bianco-azzurre, poste a 45 anni luce e di magnitudine 1,6 e Polluce, beta, più brillante, di mag. 1,1, una gigante arancio, a 85 anni luce.
Tra le altre stelle che compongono la costellazione troviamo Wasat, lambda , bianco crema a 59 anni luce, che ha per compagna una nana arancio, mag.3,5-8 e Mebsouta, epson, supergigante gialla a 680 anni luce, mag. 3,6.
Da questa zona di cielo, intorno al 14 dicembre, parte lo sciame di meteore delle Geminidi.