Il Sole, dal Leone il 17 settembre passa nella Vergine dove rimane per tutto ottobre. Il 23, data dell’equinozio di autunno, termina il semestre estivo del nostro emisfero e inizia quello invernale, con il Sole via via più basso sull’orizzonte e le giornate che hanno sempre meno ore di luce e più ore di buio.
Il caldo di questo inizio mese non ci fa pensare all’inverno, ma le stagioni astronomiche seguono il loro corso e di notte troviamo nel cielo le costellazioni di questo periodo.
Venere continua a brillare come prima stella della sera, dopo il tramonto, preceduta verso ovest da Marte e Saturno, più vicino al Sole; Giove è nei Pesci e a metà sera è verso sud-est.
A sud il Capricorno, una costellazione con stelle poco luminose a forma di barca. Il Capricorno nella mitologia rappresenta Pan che per sfuggire al mostro Tifone cercò di trasformarsi in pesce per buttarsi nel fiume; il travestimento non riuscì bene e in cielo si trova questo strano animale, una capra con la coda di pesce.
Sopra, verso lo zenit, si trova ancora il Triangolo estivo, con Vega, Deneb e Altair. Tra Giove e Deneb, se il cielo è limpido, si può osservare una piccola costellazione a forma di aquilone, il Delfino, le cui stelle più luminose alfa e beta portano strani nomi, Sualocin e Rotanev: non sono nomi di derivazione araba o greca, ma il nome e cognome (Nicolaus Venator) latinizzati e letti al contrario dell’assistente dell’astronomo Piazzi (direttore dell’Osservatorio astronomico di Catania) che li attribuì a dette stelle all’inizio dell’800.
Verso est un’altra costellazione poco luminosa, l’Acquario, il portatore d’acqua della mitologia. Da questa zona di cielo vengono le meteore, dette Acquaridi, di fine luglio.